Il Museo dell'Abruzzo Bizantino ed Altomedievale di Crecchio vince il Premio Nazionale Museo Riccardo Francovich: il comunicato stampa della direzione del museo
COMUNICATO STAMPA
Oggetto: VII
Premio Riccardo Francovich 2019 - conferito al museo o parco
archeologico italiano che, a giudizio dei propri Soci e dei cittadini
partecipanti alla votazione, rappresenta la migliore sintesi fra rigore
dei contenuti scientifici ed efficacia nella comunicazione degli stessi verso
il pubblico dei non specialisti. Vittoria del Museo dell’Abruzzo Bizantino ed
Altomedievale – Castello Ducale – Crecchio.
Si svolgerà dal 22 al 24 febbraio, presso il Palazzo dei
Congressi di Firenze, la V edizione di TourismA, manifestazione dedicata
all’archeologia ed al turismo culturale organizzata dalla nota rivista
Archeologia Viva, una delle prime in Italia dedicate alla divulgazione
archeologica. Nell’arco dei tre giorni si potrà assistere ad una fitta serie di
eventi rivolti alla divulgazione delle scoperte archeologiche ed alla
valorizzazione del patrimonio culturale.
All’interno della manifestazione, la Società degli Archeologi
Medievisti Italiani (SAMI), consegnerà i premi “Riccardo Francovich”, destinati
ogni anno a personaggi che si siano distinti nella divulgazione del Medioevo
italiano presso il grande pubblico, e al parco o museo archeologico italiano
più innovativo ed efficace nella comunicazione dell’archeologia medievale.
Per quel che riguarda i museo il VII Premio “R. Francovich” per
il miglior museo o parco archeologico è stato assegnato dal voto popolare
(18880 voti - 49,09%), e dai soci SAMI (123 voti - 47,49%) al Museo dell’Abruzzo bizantino e
altomedievale di Crecchio (CH).
Si tratta di un risultato eccezionale, in quanto dei 6 musei
concorrenti, Crecchio ha ottenuto quasi metà dei voti espressi, con secondo il
Museo Archeologico Nazionale di Cividale, con le sue preziose testimonianze
longobarde, mentre gli altri quattro candidati selezionati sono molto
distanziati.
Ricordiamo che il Museo è ospitato nel Castello Ducale di
Crecchio (Chieti), ed espone oggetti rinvenuti durante i campi di ricerca e poi
gli scavi archeologici che la Soprintendenza archeologica dell’Abruzzo ha
condotto, dal 1988 al 1991 con il supporto ed in stretta collaborazione con
l'Archeoclub d'Italia sede di Crecchio, con il concorso importante anche del
comune di Crecchio sul sito di una villa romano-bizantina scoperta in località
Vassarella di Crecchio.
L’esposizione illustra la scoperta del sito archeologico
narrandone lo scavo ed il restauro dei reperti all’interno di un percorso
espositivo che costituisce il punto di
arrivo di un progetto sviluppatosi nel corso di un decennio.
Una storia suggestiva che parla di coinvolgimento della comunità
e di una collaborazione fattiva e virtuosa tra istituzioni e volontariato.
Nell’ambito della manifestazione è andata sviluppandosi negli
anni una ampia ricostruzione del mondo bizantino in Abruzzo, con un corteo
storico ormai giunto ad oltre 150 personaggi in costumi filologicamente
riprodotti da veri e proprio laboratori di filatura e ricostruzione corredi
storici,
NOTIZIE DI DETTAGLIO
Dall’aprile 1995 esiste ed è
aperto al pubblico nel Castello Ducale di Crecchio (Chieti) il Museo
dell'Abruzzo Bizantino ed Altomedievale, struttura espositiva che perpetua la
Mostra sui Bizantini in Abruzzo, aperta nel periodo Agosto-Dicembre 1993, ed è
nato dallo stretto ed innovativo rapporto di collaborazione fra Soprintendenza
archeologica dell’Abruzzo, Archeoclub d’Italia – Sede di Crecchio – Comune di
Crecchio, grazie ad una convenzione approvata
dal Ministero per i Beni Culturali poi stipulata il 3 Marzo 1995.
Il museo, nel quale sono ospitate le importanti testimonianze archeologiche dall’importante
scavo della villa romano-bizantina in località Vassarella di Crecchio
(1988-1992), racchiude preziose ed inedite testimonianze su un periodo storico
dell'Abruzzo che era sino a quell’epoca quasi ignoto, le fasi che vedono fra VI e VII secolo la Guerra fra
Goti e Bizantini e la riconquista bizantina della regione (538-39 d.C.), la
fine dell'assetto antico dell'area, l'invasione longobarda (dal 579), la
persistenza dei Bizantini lungo le coste della regione sino alla meta' del VII
secolo e lo sviluppo dell'assetto altomedievale della zona.
Fra essi ricordiamo reperti assolutamente eccezionali, quali la
Cathedra lignea, il grabde bacile di probabile provenienza copta, un corredo di
ceramiche da mensa e cucina di grande articolazione e preziosità, fra cui la
celebre ceramica dipinta nota come Ceramica tipo Crecchio.
In un allestimento particolarmente moderno
ed accattivante sono proposti al pubblico reperti ed oreficerie tardoromane,
gote, longobarde e bizantine, unitamente ad un'aggiornatissima documentazione
sulle più recenti ricerche archeologiche nella zona.
La struttura, sotto la direzione scientifica della
Soprintendenza, e con il supporto del comune, è gestita per quel che riguarda
la sua apertura da parte del succitato Archeoclub, che opera in stretta
sinergia con le varie associazioni culturali e realtà economiche del
territorio.
Da questa collaborazione è poi nata nel 2005 la ormai celebre
manifestazione “ A Cena con i Bizantini”, sviluppatasi in origine nell'ambito
della grande rassegna nazionale promossa dal Ministero per i Beni e le Attività
Culturali-Direzione Generale per i Beni Archeologici su "Cibi e Sapori
nell'Italia antica", la cui direzione artistica è svolta dal direttore del
museo, che si svolge nell’ultimo week end di luglio ed è giunta l’estate scorsa
alla XIV edizione, con grandissimo successo di pubblico dovuto all'accattivante
mix fra cultura, archeologia, gastronomia, e suggestive ricostruzioni
d'ambiente, dovute al paziente e filologico lavori di appositi laboratori
costituiti proprio dall'Archeoclub d'Italia-sede di Crecchio.
Li 6 febbraio 2019 - Il Direttore
del Museo
Dott. Andrea R. Staffa
Commenti