A cinque anni dalla sua scomparsa ricordiamo una cara amica del museo e protagonista della ricerca italiana sui Longobardi e sul loro confronto con i Bizantini, Lidia Paroli, tramite il Museo dell'Altomedioevo di Ascoli Piceno, aperto al pubblico il 22 marzo 2014 su suo progetto ed impegno durato oltre 20 anni



Il 22 marzo 2014 viene finalmente aperto al pubblico nella suggestiva sede di Forte Malatesta ad Ascoli Piceno il Museo dell'Altomedioevo che completa un percorso di ricerca e valorizzazione durato oltre 20 anni, a partire dalla storica mostra del 1995 sul Centenario della celebre necropoli longobarda di Castel Trosino, sino alla creazione del Comitato scientifico dei Longobardi di Ascoli, presieduto prima da Ottone d'Assia e poi da Maria Luisa Veloccia, alla II mostra del 2004 "Il ritorno dei Longobardi", sino alla progettazione del nuovo museo, ideato e fortemente voluto dalla compianta Lidia Paroli, già vicedirettore del Museo dell'Altomedioevo di Roma. Il tutto grazie ad un comitato di coordinamento dell'allestimento costituito da lei, e dai colleghi ed amici i quali, dopo la sua dolorosa scomparsa, nel suo ricordo si sono impegnati per il completamento del museo, finalmente aperto al pubblico il 22 marzo 2014 con taglio del nastro dal parte del sindaco di Ascoli Piceno Guido Castelli, e dall'amato compagno di una vita di Lidia il marito Paolo Olivieri.

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